Pochi uomini sono stati capaci di raccontare

– di raccontarsi – quanto Napoleone Bonaparte. Brillante, lungimirante e profondamente consapevole dell’importanza delle parole, il generale di Ajaccio fu maestro nella gestione delle informazioni che lo riguardavano, capace di costruire per sé stesso e per le proprie imprese una tribuna d’onore anche nei momenti più difficili. Proprio a Marengo, in uno dei luoghi che hanno consacrato il mito del generale e comunicatore Bonaparte, si è tenuto nella giornata di giovedì 24 gennaio il corso “L’ossimoro comunicativo: Napoleone e Francesco di Sales”, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti in collaborazione con la Stampa Subalpina, il Gus e CulturAle.

Dopo una visita al Marengo Museum, in cui è esposta la storia di Napoleone e della battaglia che più di ogni altra, forse, ha contribuito all’ascesa del suo mito, i giornalisti hanno partecipato al dibattito che si è tenuto nella sala conferenze. Tema del convegno, la comunicazione nel senso più ampio del termine, con un confronto tra i diversi giornalismi e sui modi in cui si possono declinare il ruolo di addetto stampa, di comunicatore e di portavoce. A fare da fil rouge, proprio Napoleone Bonaparte, che ha coniugato la comunicazione e la sua corruzione, in bilico tra mito e realtà.

A fare gli onori di casa Cristina Antoni, presidente dell’ASM Costruire Insieme, che ha spiegato la grande capacità di Napoleone di “fare brand, costruendo una comunicazione ed un’immagine capace di sopravvivere al tempo e alla storia”. Al tavolo dei relatori molte voci autorevoli, da don Ettore Cattaneo, parroco della Chiesa Madonna degli Angeli di Torino, a Ezio Ercole, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, cui sono seguiti, nella seconda parte dei lavori, Claudio Braggio, funzionario pubblico che ha parlato di corruzione nella comunicazione, e la professoressa Cinzia Betta, giovane docente, laureatasi con una tesi proprio sul generale Bonaparte. A moderare l’incontro e a dirigere i lavori, Efrem Bovo, presidente del Gus Piemonte – Giornalisti e Uffici Stampa.

Stefania Cava
Unione Giornalisti e Comunicatori Europei

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