Alla ricerca del paese solidale, perfetto, al di sopra di ogni sospetto.

Lo spunto, quasi naturale, arriva nello scoprire la vita di Franco Ceste, nonno-padre dei quattro figli di Elena (la figlia uccisa dal marito Vincenzo Boninconti) in carico ormai definitivo con nonna Lucia.

L'associazione “J'Amis d’la Pera” di Asti, ha lanciato una campagna di sottoscrizione per aiutare e sostenere la Famiglia che ha necessità di essere aiutata, aprendo due conti correnti, per far confluire le offerte in denaro attraverso “cene di solidarietà” che verranno organizzate con iniziative di gruppi che si ritrovano attorno a un tavolo per festeggiare il Natale.

Già, il Natale. Scoprire nell'incontro con Franco Ceste, di aver trovato - nella sua casa di Govone (CN), nel Roero, dove è ritornato dopo la tragedia che l'ha colpito stravolgendo le abitudini della famiglia ricomposta attorno “le grand-père” -l'aria natalizia tutto l'anno.

In un'atmosfera così, torniamo a Govone per capire come è scattata l'operazione ”La famiglia Ceste siamo tutti noi, non lasciamoli mai soli”. Un'operazione silente ma efficace.

Da pochi giorni è scattata la dodicesima edizione del “Magico Paese di Natale” (VIDEO) che rinvigorisce l'immagine di un paese (2 mila 300 anime) veramente sempre natalizio, dodici mesi all'anno in questa solidarietà continua.

 

Sapeva di governare un paese solidale al 100%?

Mi guarda quasi stupito Giampiero Novara (foto) prima di rispondere. “Il paese con naturalezza ha coltivato nel tempo la solidarietà, il volontariato – dice il sindaco al suo terzo e ultimo mandato – così si sono avvicinati alla famiglia Ceste, tanto da farla diventare nel tempo govonese Doc. Dal mio punto di vista è importante per un sindaco far maturare lo spirito della coesistenza. Le associazioni di volontariato in paese danno un segno costante. Assistono ed accompagnano in ospedale gli anziani. Senza dimentica in frazione Craviano la Collina degli elfi: un luogo speciale, magico. Un progetto dedicato alle famiglie con bambini malati di cancro che hanno ultimato le terapie e iniziato il loro percorso di recupero".

Come è scattata la scintilla nei confronti della famiglia che avete adottato?

“Certamente il tragico fatto di cronaca che ha riempito pagine intere di giornali, riviste e immagini televisive - conferma Novara – così fin dal primo momento è partita la voglia di aiutare. Ogni abitante fa avere loro di tutto: frutta e verdura (frutto del raccolto nelle serre e orti), carne e tutto quanto è alimentare. Per non parlare di vestiti. Insomma di tutto”.

Come vi state muovendo a proposito della raccolta di fondi avviata da “J'Amis d’la Pera” di Asti?

"Ci siamo mossi subito allargando la voce fra i nostri concittadini - aggiunge il sindaco di Govone – e in programma ci sono già diverse cene benefiche anche con il supporto del parroco Don Giacomo e cerchiamo di aiutare un pò tutti, nessuno viene dimenticato. Ora siamo coinvolti tutti, nel far funzionare al meglio nel castello e nei suoi giardini il Magico Paese di Natale. Nel mese di gennaio poi, organizzeremo la raccolta dei fondi da destinare all'associazione che ha fatto questo bel gesto”.

Occorre fare un salto in parrocchia e conoscere un prete molto apprezzato e che oltre alla distribuzione del pane distribuisce aiuti concreti a chi ne ha bisogno: don Giacomo Tibaldi.

“Mi capita spesso di ricevere buste di denaro anonime che mi chiedono di destinare il denaro a loro - precisa il parroco – A volte anche da cene arriva il frutto di impegno spontaneo. Una associazione nazionale di Milano mi fa avere somme da recapitare sia alla famiglia che ad altre famiglie bisognose, le fa arrivare alla banca del paese, dove io vado a ritirarle”.

“I giovani Ceste, frequentano il catechismo – dice ancora don Tibaldi – Tutta la famiglia viene alla messa domenicale appare serena, unita. Questi anni così difficili per i ragazzi che stanno crescendo sani e comprendono che non si possono fare spese inutili. Questo aiuta a formare un carattere forte e concreto. Saranno certamente degli adulti che sanno valutare il bene e il male. Per noi la famiglia Ceste è un esempio da seguire. Lo specchio della nostra coscienza”.

Partecipiamo nel sostenere la raccolta di fondi per i ragazzi Ceste e per i nonni che qualcosa di meraviglioso hanno davvero dentro:

Conti correnti: “Banca d'Alba” (IBAN IT 73 G 08530 10305 000600 102121- BIC ICRAITRREQ0) e “Cassa di Risparmio di Asti (IT 15 F060 8510 3010 0000 0054 002) intestati a J'amis d'la Pera - località Manera 74 14100 Asti - Causale: raccolta fondi figli Elena Ceste.

Alberto Fumi