Il sole e le temperature estive non hanno fermato il corso della natura: negli ultimi giorni, infatti, le foglie hanno ripreso a cadere e le chiome degli alberi a colorarsi di giallo e di rosso. Se in estate c’è Ferragosto, in autunno c’è Halloween. La celeberrima ricorrenza a stelle e strisce da anni è entrata con prepotenza anche nelle case degli italiani.

Halloween“Dolcetto o scherzetto” il leit motiv che da settimane rimbalza di casa in casa tra l’eccitazione generale di piccole streghe e potenti maghetti. Fantasmini, zucche, zombie e super eroi sono pronti ad invadere le strade cittadine in cerca di caramelle “disgustose” e lecca-lecca.
E i più grandi? Per loro ovviamente ci sono i party a tema e, ad Ognissanti, ce n’è per tutti i gusti. Riti, rituali e tradizioni. Già, tradizioni. Ma cosa è rimasto delle nostre tradizioni? I dissacratori di Halloween vedono questo evento come la distruzione di Cattolicesimo e Cristianesimo. La verità, come sempre, sta nel mezzo. In fondo il compito di portare avanti i nostri credo è, appunto, solo nostro; allora penso che sia bello accompagnare la propria bimba alla festa in maschera con le ragnatele finte ed andare a far visita ai propri cari scomparsi al cimitero. Penso che sia importante comprare insieme le castagne e lasciarle sul tavolo la sera con un bicchiere di vino per lo spirito dei nostri avi.

Ma quali sono le origini di Halloween?
Il nome Halloween (in irlandese Hallow E’en), deriva dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo: la vigilia di tutti i Santi, quindi.
Le primissime origini di Halloween si possono ricercare in riti antichi legati ai cambi di stagione, nelle feste del raccolto, e nei culti agresti in cui si tentava esorcizzare quelle paure ancestrali che accompagnavano delle antiche civiltà basate sull’agricoltura. Per i Celti, infatti, l’anno nuovo non cominciava il 1° gennaio come per noi oggi, bensì il 1° novembre, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo. Il passaggio dall’estate all’inverno e dal vecchio al nuovo anno veniva celebrato con lunghi festeggiamenti. In Irlanda si diffuse l’usanza di accendere torce e fiaccole fuori dagli usci e di lasciare cibo e latte per le anime dei defunti che avrebbero reso visita ai propri familiari, affinché potessero rifocillarsi e decidessero di non fare scherzi ai viventi.
Attraverso le conquiste romane, Cristiani e Celti vennero a contatto. L’evangelizzazione delle Isole Britanniche portò con sé un nuovo concetto della vita, molto distante da quello celtico e durante tale periodo la Chiesa tentò di sradicare i culti pagani, ma non sempre vi riuscì. Halloween non fu completamente cancellata, ma fu in qualche modo cristianizzata, tramite l’istituzione del giorno di Ognissanti il 1° Novembre e, in seguito, della commemorazione dei defunti il 2 Novembre.

Halloween in America
La storia di Halloween è legata a doppio filo con il continente americano. Tra Settecento e Ottocento immigrati scozzesi e irlandesi entrarono negli Stati Uniti a migliaia e condivisero il loro folklore di Halloween con i nuovi vicini.
Le celebrazioni di Halloween si diffusero in tutti gli Stati Uniti in forme diverse, ma con un elemento comune: Halloween – essendo la notte degli spiriti che tornano dall’oltretomba – era un momento di anarchia e sovvertimento delle regole.
Oggi, anche in America, Halloween è sinonimo di party e costosi balli in maschera.

Halloween in Europa
Se l’Irlanda è la patria di Halloween, anche l’Inghilterra non scherza; questa notte Londra darò sfoggio di zucche e mostruose attrazioni come solo la capitale Britannica sa fare. Non da meno Praga, con visite guidate al cimitero ebraico ed Edimburgo. La festa è poi molto sentita pure a Barcellona ed in Belgio.
Riti, rituali e tradizioni, dunque. Perchè in fondo tutti abbiamo ancora bisogno di esorcizzare qualcosa di immensamente più grande di noi e di totalmente incomprensibile.

Michela Trada