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Mario Draghi, presidente della Bce, ha ritirato stamane a Santena il premio attribuitogli dalla Fondazione Cavour e dagli Amici della Fondazione Cavour “per avere mantenuto l'indipendenza della Banca centrale europea, come la vollero i suoi fondatori, di fronte ai tentativi di assoggettarla a interessi occasionali, mutevoli e spesso contraddittori dei 19 Stati membri” e perché ha “in ogni modo e con ogni mezzo adottato misure monetarie atte a sostenere la crescita economica di tutti i Paesi europei, allontanando il pericolo di una deflazione tuttora incombente”.

Durante la cerimonia - alla quale hanno presenziato il sindaco di Santena, Ugo Baldi, il presidente della Fondazione Cavour, Nerio Nesi, e numerosi esponenti del mondo economico nazionale – il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha affermato che “Draghi rappresenta come si possa governare un momento pieno di contraddizioni, come quello che stiamo vivendo, con la consapevolezza che se le contraddizioni sono bene governate sono spesso foriere di crescita. Rappresenta quindi al meglio la doppia anima del Premio Cavour: le sue profonde radici e la tensione verso le svolte future che arriveranno".

“Oggi viviamo in una fase in cui siamo costretti a stare in Europa - ha sottolineato ancora Chiamparino - e al tempo stesso vediamo che l'Europa così com'è non ci fornisce la forza e le prospettive che invece sono necessarie. Il Premio Cavour si adatta a Mario Draghi come un vestito su misura, perché è difficile immaginare che qualcun altro possa incarnare il senso delle istituzioni, dello Stato e della comunità meglio di quanto lui abbia saputo fare in questi anni".